Garzoni, Grimmelshausen, Freytag: dal trattato italiano al romanzo storico tedesco e alla storia nazionalpopolare della Germania (1585-1668-1859)

Battafarano, Italo Michele (2009) Garzoni, Grimmelshausen, Freytag: dal trattato italiano al romanzo storico tedesco e alla storia nazionalpopolare della Germania (1585-1668-1859). Roma: Il Cubo, pp. 13-22.

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    Abstract

    Oggetto della ricerca è la ricezione del trattato di Tomaso Garzoni La Piazza Universale di tutte le professioni del mondo (1585) nella letteratura tedesca, in particolare nel romanzo di Grimmelshausen sulla guerra dei Trent’Anni (1618-1648), intitolato L’avventuroso Simplicissimus (1668), e nella cronaca della storia tedesca, pubblicata dal romanziere Gustav Freytag in più volumi col titolo Immagini del passato tedesco (1859). Sono soprattutto i capitoli del Garzoni su vaganti, imbroglioni, commercianti e saltinbanchi ad essere ripresi ampiamente da Gustav Freytag, per documentare la situazione sociale della Germania negli anni che seguirono la pace di Vestfalia (1648) ovvero dopo la più lunga guerra della storia tedesca. Fu attraverso l’opera di Grimmelshausen che Freytag conobbe l’amplissimo trattato di Tomaso Garzoni, tradotto in tedesco nel 1619 e più volte ristampato negli anni successivi (1626, 1641, 1659). Ne fece un uso accorto e intelligente, documentando col rinvio esplicito alla fonte italiana, quanto la storia tedesca fosse anche storia europea e potesse pertanto essere rappresentata al meglio anche attraverso i testi di autori non tedeschi. A metà Ottocento le sue Immagini del passato tedesco divennero la rappresentazione nazionalpopolare più convincente della storia tedesca e incontrarono un successo di pubblico straordinario. Dopo l’unità della Germania (1871) e fino a Novecento inoltrato l’opera di Freytag è stata una delle narrazioni storiche più lette e diffuse della cultura tedesca, perché è una felice sintesi di elaborazione letteraria e documentazione storica. Thema des Aufsatzes ist die Rezeption von La Piazza Universale di tutte le professioni del mondo (1585; dt. 1619, ND: 1626, 1641, 1659) des Tomaso Garzoni bei Gustav Freytag in dessen großangelegter Abhandlung Bilder aus der deutschen Vergangenheit (1859). Freytag zitiert dort im Kapitel, das die soziale Lage Deutschlands nach dem Dreißigjährigen Krieg behandelt, als Vaganten und Theatergruppen, Handelsleute und Betrüger das Land durchstreiften, mehrere Seiten aus Garzonis Werk in deutscher Übersetzung. Auf Garzonis Traktat wurde Freytag durch den Simplicissimus (1668) von Grimmelshausen aufmerksam gemacht, den er im selben Kontext ausdrücklich erwähnt. Mit seiner gelungenen Synthese von literarischen und historischen Quellen schuf Freytag eine erfolgreiche Darstellung der deutschen Geschichte, welche nicht nur unmittelbar vor und nach der deutschen Einigung (1871), sondern auch im gesamten 20. Jahrhundert interessierte Leser fand, und positiv zur Formierung des nationalen Bewußtseins beitrug. Freytag verstand die deutsche als europäische Geschichte und erzählte sie daher unter Bezugnahme auf Quellen aus dem Ausland, u. a. eben Tomaso Garzoni, den er explizit zitiert.

    Item Type: Book chapter or Essay in book
    Department or Research center: Literary, language and philological studies
    Subjects: UNSPECIFIED
    Repository staff approval on: 22 Dec 2009

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